Terapia Intensiva
La Terapia Intensiva Neonatale è situata al primo piano della Clinica Mangiagalli, nelle adiacenze della Sala Parto (Scala D).
L’area di Terapia Intensiva Neonatale è configurata, con disponibilità di 23 posti letto, nel seguente modo:
• 1 sala da 10 posti letto
• 1 sala di isolamento da 2 posti letto
• 1 sala da 6 posti letto
• 1 sala da 5 posti letto (da destinare a neonati con patologia chirurgica)
Caratteristiche organizzative della Terapia Intensiva Neonatale
La Responsabilità della suddetta Area è affidata a due medici Responsabili di Struttura Semplice che si alternano nella gestione dell’attività di reparto, cioè nella organizzazione, coordinazione e nel controllo dell’attività medica ivi svolta, con completo mandato decisionale, secondo quanto anche contenuto nelle procedure P.50.780,P.55.780,P.56.780.
I medici Responsabili assegnano i singoli neonati ai medici addetti all’area di Terapia Intensiva, a cui è affidata la responsabilità della gestione di tutte le attività assistenziali .
I medici Responsabili si rapportano con la Responsabile Infermieristica di U.O. (RIUO) e con il personale infermieristico per garantire la migliore assistenza ai neonati degenti, secondo quanto stabilito nella procedura P.34.780 ; a loro è affidata anche la comunicazione con i genitori dei neonati ricoverati in quest’area.
I medici Responsabili si occupano inoltre della raccolta dei dati di attività e di indicatori clinici, della valutazione di Questionari di soddisfazione dell’utenza, della corretta gestione delle SDO e redigono alla fine dell’anno un documento sulla attività svolta e sugli obiettivi per l’anno successivo. In tale Area vengono messe in atto tutte le misure organizzative, strutturali e culturali atte a favorire la “care” e la promozione dell’ allattamento al seno.
Vengono, inoltre, attuati gli interventi fisiatrici (valutazione neurofunzionale e muscolo-scheletrica) in particolare sui neonati VLBW, neurologici e asfittici, sindromici e neonati con deformità dell’apparato muscolo-scheletrico, con l’obiettivo di iniziare gli interventi abilitativi e, appena possibile, la fisioterapia specifica.